Ormai dal 2017, complici prima l’incidente stradale e poi la pandemia, sono rimasto forzosamente lontano da questo micro ed umile blog, ma soprattutto lontano dall’amato mondo del vino, fino a quando L’Aquila ha potuto ospitare dal 4 al 6 giugno 2021 il "Food & Rosé Selection 2021" by Concours Mondial de Bruxelles nei locali del Relais Magione Papale. Il ritorno di fiamma è stato immediato, grazie alla
concomitanza di svariate situazioni favorevoli: l’ormai insostenibile astinenza
da eventi, l’orgoglio per una manifestazione che si è svolta nella mia città,
la possibilità di poter finalmente rivedere molti amici dopo così tanto tempo,
il mio amore viscerale per il rosato abruzzese: il Cerasuolo, che secondo me è
il vino con la maggiore versatilità di abbinamento, temperature e stagionalità,
eh sì: proprio come gli Champagne (e guai a chi sta ghignando e sbuffando, vi
vedo!).
Sono stato letteralmente trasportato dalla
manifestazione: in primo luogo perché ero onorato di poter partecipare ad un concorso
davvero unico ed innovativo a livello mondiale: questa volta non si davano punteggi
ai vini (gia tutti medagliati perché vincitori della selezione fatta a
Bruxelles, purtroppo non a L’Aquila causa Covid-19), ma si valutava l’armonia
dell’abbinamento con otto tipologie di cibo rappresentati, nella fattispecie,
dai piatti della cucina regionale abruzzese, figuriamoci: per uno come me che
collabora anche con una guida ristoranti per Abruzzo e Molise è stato un vero e
proprio invito a nozze!
Un doveroso e speciale ringraziamento va alle impeccabili preparazioni
elaborate dagli allievi
dell’Istituto
Alberghiero L. Da Vinci di L’Aquila, all’altezza anche nei
servizi ai tavoli, è l'ulteriore riprova che l'entroterra abruzzese continua a crescere sulle tematiche legate al turismo. Dulcis in fundo l’aver potuto vivere l’evento
fattivamente dall’interno con la fortuna (mica il merito!) di essere stato uno
dei 45 giudici internazionali della manifestazione, a volte capita anche di
essere “profeta in patria”!
Nota a margine: mentre gli scienziati italiani discutono su
quanti nuclei familiari possono stare seduti allo stesso tavolo, durante le degustazioni ogni commissione sedeva in un tavolo da sei
addirittura senza essere parenti, anzi: nel mio eravamo di sei nazionalità
diverse e senza la mascherina altrimenti non si poteva degustare, ma era tutto
in sicurezza, con distanziamento e, comunque mi sentivo sicuro e sollevato,
complice anche la consapevolezza dell'immunità vaccinale?
Ed ora gli abbinamenti ed i vini: per
brevità citerò solo i rosati
italiani, ma nell’immagine in fondo la pagina trovate tutti i vincitori del concorso, un
particolare plauso va all’azienda
Terzini
di Tocco Da Casauria PE, alla quale è stata assegnata la gran medaglia d’oro come
rivelazione italiana 2021 del Rosé Selection (più di mille vini
da tutta Europa) per il miglior rosato
italiano degustato durante la preselezione tenutasi a Bruxelles con il suo
Cerasuolo 2020. Altra bella soddisfazione per l’Abruzzo è venuta dall’abbinamento
nella categoria “carne cotta” dove ha spadroneggiato con la medaglia d’oro un
Cerasuolo DOC: il
Karma Rosé 2020
dell’
Azienda Agricola Chiusa Grande
di Nocciano PE.
Gli altri italiani sono il Joy Rosé Brut 2020 che è un Prosecco DOC dell’azienda Forchir in Friuli
Venezia Giulia 3° nell’abbinamento da aperitivo, il Marisa Cuomo Rosato 2020 che è un Costa d'Amalfi DOC di cantine Marisa
Cuomo in Campania 3° nell’abbinamento con i crudi di pesce, il Rosé d'Amour 2019 dell’Az. Agricola Possa
in Liguria 3° nell’abbinamento con i salumi ed infine Il Casato Pinot Grigio Rosato 2020 che è un DOC delle Venezie di Schenk Italia
Spa in Veneto al 3° posto nell’abbinamento con i formaggi.
E’ curioso l’abbinamento con gli
arrosticini che si sposano alla
perfezione con uno Champagne e quello delle
pallotte cacio e ova: ottime con un blend di pinot nero e syrah
prodotto in Bulgaria, in un mondo globalizzato dovremo sempre più abituarci all’internazionalità degli abbinamenti, specialmente quando sono piacevoli ed
armonici come in questo caso, resta inevitabilmente ferma ed imprescindibile
la tradizione della territorialità.
Tutti i componenti internazionali dello staff si sono
detti piacevolmente attratti dalle bellezze paesaggistiche, artistiche ed
enogastronomiche della nostra regione, sapientemente messi in mostra con diversi tour organizzati per una
bella sinergia regionale tra aziende ed enti, pubblici e privati, l’Abruzzo è
ripartito con il piede giusto!
Infine è doveroso citare chi ha reso possibile tutto
questo: l’instancabile fac-totum della manifestazione
Karin Meriot, l’ostinato assessore e vice presidente della regione
Emanuele Imprudente per aver creduto in
un evento oggettivamente difficile da organizzare tra Covid e location, e, non
ultimo, l’esperto e simpatico
Tito Cieri
che è l’ultradecennale raccordo tra regione Abruzzo e mondo del vino, oltre che
esperto giudice di concorsi internazionali, insomma: il nostro generale
Figliuolo del vino.
L'ultima bella sensazione è arrivata subito dopo la
piacevole ed impeccabile, a tratti commovente, cena di gala nel ristorante Villa Giulia: si era fatto tardino e
dopo le 23.00 scattava il coprifuoco, che dal giorno dopo sarebbe stato abolito,
quindi quindi sembrava logico attendere ormai la mezzanotte per passare direttamente dalla
zona rosé alla zona bianca e poter tornare a casa sereni e felici sotto una silenziosa
pioggerellina liberatoria.
Al prossimo Food
& Wine Selection!