domenica 21 luglio 2013

SAN LORENZO VINI OMAGGIA RICCARDO BRIGHIGNA... E NON SOLO!

Il 6 luglio 2013 Gianluca Galasso ci ha ospitati nella sua Azienda Agricola: la San Lorenzo Vini di Castilenti (TE), una magnifica serata che, secondo me, è stata animata da una grande originalità.
E' normale che un'azienda organizzi feste ed eventi per promuovere i propri vini, è invece straordinario che una serata sia dedicata ad un enologo, ai vini che lui segue (quindi anche di altre aziende) e ad un intero territorio: l'Abruzzo.
E' così che si fa: se cresce il vino abruzzese cresceranno anche le aziende abruzzesi, tutte!


Scenario della serata l'Agriturismo Contado San Lorenzo, un posto di rara bellezza, immerso nei vigneti aziendali dove si respirava un'atmosfera che per un appassionato di vino è sicuramente emozionante ed appagante, un'ulteriore prova delle meraviglie che ogni giorno ci riserva l'Abruzzo e le sue genti.
Il festeggiato era l'enologo abruzzese (in realtà è di origini umbre) più conosciuto ed apprezzato dentro e fuori regione: Riccardo Brighigna, ed il prestigioso riconoscimento nazionale ricevuto nell'edizione 2013 del Vinitaly “Gran Medaglia di Cangrande – Benemerito della viticoltura 2013”, ha stimolato Gianluca Galasso nell'organizzare questo tributo in occasione del 15° anno di collaborazione con l'enologo.
Oggi c'è una buona fetta di “benpensanti” appassionati ed addetti ai lavori, del mondo del vino, che tende a demonizzare gli enologi, additandoli come standardizzatori, appiattitori del gusto, legnizzatori, manipolatori di aromi, al servizio delle “industrie” vinicole per rendere potabile e piacevole un qualsiasi succo d'uva al palato della maggior parte dei consumatori.
Bene, sappiate che Riccardo Brighigna, che ha i rari doni dell'umiltà e del saper ascoltare le altrui istanze ed esperienze, per etica personale, non è tra questi!
Posso testimoniarlo da degustatore abruzzese, quindi conoscitore delle varie realtà seguite dall'enologo: ritroverete sempre specificità e territorialità in ogni suo vino, prodotto nelle quattro province in cui opera, è sempre alto il rispetto che egli ha per i vari produttori, così da mantenere viva, esaltandola, l'originaria filosofia aziendale.
Per convinzione personale, evidentemente rinunciando anche ad allettanti offerte di lavoro, ha scelto di operare soltanto in Abruzzo, che lui ritiene, ma non solo lui, una regione unica per varietà di ambienti e territori, in cui poter esaltare una moltitudine di vitigni e tipologie di vini ancora tutti da scoprire e sperimentare, sono queste le persone ed i professionisti di cui gli abruzzesi devono andar fieri!
Altra sua nota di merito è quella di dar spazio, a metodologie di vinificazione antiche e purtroppo ormai desuete, riuscendo a sperimentarle sapientemente, ed a mettere in commercio con grande successo i vini ottenuti: fermentazioni spontanee, macerazioni sulle bucce per i vini a bacca bianca, minimo impiego o addirittura assenza di solforosa aggiunta, etc.
Nulla da eccepire alla seconda parte della serata: atmosfera rilassante e conviviale, ricco buffet di prodotti tipici, vini San Lorenzo e buona musica, ma la parte più interessante è stata la degustazione iniziale con i vini delle aziende abruzzesi seguite da Riccardo Brighigna, ed illustrati dallo stesso enologo, presenti anche gli altri produttori, moderatore Alessandro Bocchetti della guida “Vini d'Italia” del Gambero Rosso, grande conoscitore di vini, vitigni e terroir abruzzesi, sempre pronto a “provocare” con spunti di dibattito che fanno sempre bene alla viticoltura abruzzese.
Nella discussione sulle qualità del nostro grande Montepulciano Cerasuolo d'Abruzzo DOC è intervenuto lucidamente, e con geniale semplicità, il blogger brasiliano Alexandre Bronzatto che ha espresso concetti estremamente condivisibili ed ha esortato la viticoltura abruzzese ad avere più coraggio: “... se si producono tipologie di vini perchè in quel momento vanno di moda, si rischia di arrivare sempre secondi!”.
Anch'io sono tra i sostenitori del nostro rosso “trasparente”, non è un rosato, non è un rosè, non è un chiaretto, semplicemente è il Cerasuolo: il vino più abbinabile che c'è, il miglior abbinamento con la pizza rossa che è il cibo più conosciuto e consumato al mondo, è un vino 4 stagioni, ha la più ampia gamma di temperature di servizio, ha il colore più bello, è unisex, è persino molto sensuale, insomma è un vino unico e sì fa solo in Abruzzo, bisogna saper comunicare tutto questo al mondo intero!
Questi gli ottimi vini degustati:
  1. Zerosolfiti Bianco 2012 – SAN LORENZO Castilenti (TE);
  2. Trebbiano Superiore 2012 - BOSCO, Nocciano (PE);
  3. Pecorino 2012 – GENTILE, Ofena (AQ);
  4. Cerasuolo Superiore – STRAPPELLI, Torano Nuovo (TE);
  5. Montepulciano d'Abruzzo Plateo 2007 – AGRIVERDE, Ortona (CH);
  6. Montepulciano d'Abruzzo Escol 2007 – SAN LORENZO, Castilenti (TE).
A ben vedere, una cosa della serata che non mi è piaciuta c'è stata: con l'ottimo primo piatto Fusilloro Verrigni con sugo alla Ventricina Vastese, avevo già immaginato l'abbinamento perfetto, faccio la coda al banco vini, poi chiedo con decisione ai cari sommelier: “Cerasuolo, grazie!”... Per sentirmi rispondere che in quella serata il Cerasuolo non era previsto!
Caro Gianluca, mai più un buffet senza Cerasuolo!
Così ho ripiegato, si fa per dire, sullo Zerosolfiti Bianco 2012, per me il miglior vino della serata, infatti l'ho abbinato con tutto, anche con gli arrosticini... Quella sera mi girava così!


(Foto: Confraternita del Grappolo)

Uno scorcio dell'azienda San Lorenzo
Gianluca Galasso e l'addetta all'uff. stampa dell'evento Cristina Mosca
Riccardo Brighigna
L'attenta e competente platea durante la degustazione

Alessandro Bocchetti e Riccardo Brighigna 

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