Il 6 luglio 2013 Gianluca
Galasso ci ha ospitati nella sua Azienda Agricola: la San Lorenzo
Vini di Castilenti (TE), una magnifica serata che, secondo me, è
stata animata da una grande originalità.
E' normale che un'azienda
organizzi feste ed eventi per promuovere i propri vini, è invece
straordinario che una serata sia dedicata ad un enologo, ai vini che
lui segue (quindi anche di altre aziende) e ad un intero territorio:
l'Abruzzo.
E' così che si fa: se cresce il vino abruzzese cresceranno anche le aziende abruzzesi, tutte!
Scenario della serata
l'Agriturismo Contado San Lorenzo, un posto di rara bellezza, immerso
nei vigneti aziendali dove si respirava un'atmosfera che per un
appassionato di vino è sicuramente emozionante ed appagante,
un'ulteriore prova delle meraviglie che ogni giorno ci riserva
l'Abruzzo e le sue genti.
Il festeggiato era
l'enologo abruzzese (in realtà è di origini umbre) più conosciuto
ed apprezzato dentro e fuori regione: Riccardo Brighigna, ed il
prestigioso riconoscimento nazionale ricevuto nell'edizione 2013 del
Vinitaly “Gran Medaglia di Cangrande – Benemerito della
viticoltura 2013”, ha stimolato Gianluca Galasso nell'organizzare
questo tributo in occasione del 15° anno di collaborazione con
l'enologo.
Oggi c'è una buona fetta
di “benpensanti” appassionati ed addetti ai lavori, del mondo del
vino, che tende a demonizzare gli enologi, additandoli come
standardizzatori, appiattitori del gusto, legnizzatori, manipolatori
di aromi, al servizio delle “industrie” vinicole per rendere
potabile e piacevole un qualsiasi succo d'uva al palato della maggior
parte dei consumatori.
Bene, sappiate che
Riccardo Brighigna, che ha i rari doni dell'umiltà e del saper
ascoltare le altrui istanze ed esperienze, per etica personale, non è
tra questi!
Posso testimoniarlo da degustatore abruzzese, quindi conoscitore delle varie realtà seguite dall'enologo: ritroverete sempre specificità e territorialità in ogni suo vino, prodotto nelle quattro province in cui opera, è sempre alto il rispetto che egli ha per i vari produttori, così da mantenere viva, esaltandola, l'originaria filosofia aziendale.
Posso testimoniarlo da degustatore abruzzese, quindi conoscitore delle varie realtà seguite dall'enologo: ritroverete sempre specificità e territorialità in ogni suo vino, prodotto nelle quattro province in cui opera, è sempre alto il rispetto che egli ha per i vari produttori, così da mantenere viva, esaltandola, l'originaria filosofia aziendale.

Altra sua nota di merito
è quella di dar spazio, a metodologie di vinificazione antiche e
purtroppo ormai desuete, riuscendo a sperimentarle sapientemente, ed
a mettere in commercio con grande successo i vini ottenuti:
fermentazioni spontanee, macerazioni sulle bucce per i vini a bacca
bianca, minimo impiego o addirittura assenza di solforosa aggiunta,
etc.
Nulla da eccepire alla
seconda parte della serata: atmosfera rilassante e conviviale, ricco
buffet di prodotti tipici, vini San Lorenzo e buona musica, ma la
parte più interessante è stata la degustazione iniziale con i vini
delle aziende abruzzesi seguite da Riccardo Brighigna, ed illustrati
dallo stesso enologo, presenti anche gli altri produttori, moderatore
Alessandro Bocchetti della guida “Vini d'Italia” del Gambero
Rosso, grande conoscitore di vini, vitigni e terroir abruzzesi,
sempre pronto a “provocare” con spunti di dibattito che fanno
sempre bene alla viticoltura abruzzese.
Nella discussione sulle
qualità del nostro grande Montepulciano Cerasuolo d'Abruzzo DOC è
intervenuto lucidamente, e con geniale semplicità, il blogger
brasiliano Alexandre Bronzatto che ha espresso concetti estremamente
condivisibili ed ha esortato la viticoltura abruzzese ad avere più
coraggio: “... se si producono tipologie di vini perchè in quel momento vanno di moda, si rischia di arrivare sempre secondi!”.
Anch'io sono tra i
sostenitori del nostro rosso “trasparente”, non è un rosato, non
è un rosè, non è un chiaretto, semplicemente è il Cerasuolo: il
vino più abbinabile che c'è, il miglior abbinamento con la pizza
rossa che è il cibo più conosciuto e consumato al mondo, è un vino
4 stagioni, ha la più ampia gamma di temperature di servizio, ha il
colore più bello, è unisex, è persino molto sensuale, insomma è
un vino unico e sì fa solo in Abruzzo, bisogna saper comunicare
tutto questo al mondo intero!
Questi gli ottimi vini
degustati:
- Zerosolfiti Bianco 2012 – SAN LORENZO Castilenti (TE);
- Trebbiano Superiore 2012 - BOSCO, Nocciano (PE);
- Pecorino 2012 – GENTILE, Ofena (AQ);
- Cerasuolo Superiore – STRAPPELLI, Torano Nuovo (TE);
- Montepulciano d'Abruzzo Plateo 2007 – AGRIVERDE, Ortona (CH);
- Montepulciano d'Abruzzo Escol 2007 – SAN LORENZO, Castilenti (TE).
A ben vedere, una cosa
della serata che non mi è piaciuta c'è stata: con l'ottimo primo
piatto Fusilloro Verrigni con sugo alla Ventricina Vastese, avevo già
immaginato l'abbinamento perfetto, faccio la coda al banco vini, poi
chiedo con decisione ai cari sommelier: “Cerasuolo, grazie!”...
Per sentirmi rispondere che in quella serata il Cerasuolo non era
previsto!
Caro Gianluca, mai più
un buffet senza Cerasuolo!
Così ho ripiegato, si fa
per dire, sullo Zerosolfiti Bianco 2012, per me il miglior vino della
serata, infatti l'ho abbinato con tutto, anche con gli arrosticini...
Quella sera mi girava così!
(Foto: Confraternita del Grappolo)
![]() |
Gianluca Galasso e l'addetta all'uff. stampa dell'evento Cristina Mosca |
![]() |
Riccardo Brighigna |
![]() |
L'attenta e competente platea durante la degustazione |
![]() |
Alessandro Bocchetti e Riccardo Brighigna |
Nessun commento:
Posta un commento
Spunti enoici... E gastronomici