martedì 18 aprile 2023

IL VINO ABRUZZESE CONTINUA A CRESCERE

 Si è chiusa l'edizione 2023 del Vinitaly che è ormai definitivamente tornato a regime dopo le disavventure forzate della pandemia, anzi: la manifestazione si è arricchita di nuovi spazi ed aree tematiche che la rendono sempre moderna ed al passo dei tempi e dei gusti dei consumatori.

Per l'Abruzzo è stata una proficua rassegna della propria produzione vitivinicola e oltre ai numerosi momenti istituzionali, è stata molto gradita la visita, con il relativo apprezzamento dei risultati qualitativi ottenuto dai produttori e dal Consorzio, del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Operatori da tutto il mondo hanno affollato gli spazi del padiglione 12 dedicati all'Abruzzo, spesso soffermandosi nell'area tasting in cui si è potuto assaggiare l'intera produzione regionale, numerosissimi sono stati anche i contatti con gli operatori e le presenze agli eventi in programma. Si è assistito anche agli ottimi risultati del lavoro di marketing e promozione messi in campo da tutti gli operatori del settore, testimoniato dall'interesse dimostrato dai media internazionali per le bellezze enologiche e paesaggistiche dell'Abruzzo.

Le nuove annate hanno incontrato i favori degli addetti ai lavori, oltre al Montepulciano, sono andati molto bene anche i bianchi, forse trainati anche dalla interessante verticale storica sul Pecorino d'Abruzzo. Il Cerasuolo d'Abruzzo continua invece ad affermarsi con carattere tra i vini rosa, ed un ottimo risultato è stato portato a casa anche dai vari rosati abruzzesi.

Alessandro Nicodemi, presidente Consorzio Tutela Vini, ha spiegato: "Siamo soddisfatti e anche orgogliosi della grande visibilità di cui abbiamo potuto godere in questi giorni, è stato davvero un buon Vinitaly che abbiamo organizzato al meglio, in collaborazione con la Regione e i tanti partner che ci hanno affiancato. Con il Modello Abruzzo si delineano, come già detto, l'immagine e l'identità della nostra enologia: sappiamo di poter essere ora più forti e competitivi sui mercati, c'è margine per crescere sempre più anche in qualità e veder finalmente riconosciuti, con il giusto valore, gli sforzi dei viticoltori. Qui le prime conferme: tanti approfondimenti che hanno saputo accendere i riflettori sui progetti più imminenti e sui nostri vini, buyers internazionali interessati ad avvicinarsi maggiormente alle nostre proposte enologiche, molte strette di mano importanti, assaggi ai banchi delle aziende e presso l'area tasting consortile, dibattiti con diversi focus"

Il dinamico Consorzio, dopo la parentesi veronese, continuerà con le sue iniziative nazionali, ma soprattutto internazionali, per aumentare ancor più la quota di mercato che rende i vini abruzzesi leader nelle esportazioni in tutto il mondo.