Sabato 30 novembre e domenica 1
dicembre 2013, nei locali della Fiera di Piacenza, si ripeterà la
kermesse degli artigiani del vino italiani organizzata dalla FIVI
(Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) con a capo Matilde
Poggi (Az. Le Fraghe) e con Walter Massa alla vicepresidenza, è
giusto citare anche il precedente “storico” presidente:
Costantino Cherrère (Az. Les Cretes) oggi alla vicepresidenza della
confederazione europea dei vignaioli indipendenti.

Queste aziende mettono tutti
d'accordo sulla qualità dei loro prodotti, infatti sono esenti da
talune critiche di talebanismo e nebulosità legislativa che spesso
subiscono i produttori di vini cosiddetti “naturali”, che
comunque personalmente apprezzo molto, e sono abbastanza lontani da
quel concetto di vino artefatto, ruffiano e con eccessi tecnologici
tipico delle aziende dai grandi numeri e dalle grandi disponibilità
economiche.
Stiamo parlando di un patrimonio
dell'eccellenza italiana, una miriade di piccoli viticultori che
esaltano il lavoro artigianale, le tradizioni ed i nostri vitigni
autoctoni: veri e propri tesori della variegata tradizione
enogastronomica e culturale italiana.
Dalle degustazioni di questa
edizione, spero di poter constatare che almeno i vignaioli FIVI, con
le loro lavorazioni artigianali, siano riusciti a non cadere in
tentazione nel lasciare quegl'importanti residui zuccherini in
tipologie di vini storicamente “secchi”, pratica purtroppo assai
diffusa negli ultimi tempi.
Gli associati FIVI producono meno
del 15% delle bottiglie di vino prodotte in Italia, ma di
elevatissima qualità, salvaguardata da lavorazioni non
eccessivamente invasive, sia in vigna che in cantina, nel rispetto
del consumatore finale, che riconosce vini non appiattiti sulle
standardizzazioni modaiole.
Durante la due giorni della mostra
mercato, oltre alle degustazioni libere, si potrà assistere alla
tavola rotonda iniziale ed a numerosi incontri tematici, a cui
parteciperanno grandi nomi del panorama giornalistico ed
enogastronomico italiano (qui il link al programma completo), inoltre saranno
presenti stand con eccellenze gastronomiche, un buon servizio
ristorante, ed un innovativo ed utilissimo service di corriere
espresso per farci spedire i vini, degustati ed acquistati,
direttamente a casa nostra.
L'atmosfera che si respira a
Piacenza è davvero unica: c'è il contatto diretto e rilassato con
tutti i produttori che illustrano i vini e la propria filosofia
produttiva, la disposizione è quella del banco d'assaggio, l'uno a
fianco all'altro, stile Merano Wine Festival per capirci, ma con la
differenza che in questo caso non c'è la calca dell'evento
altoatesino e soprattutto, visti i tempi di magra, con i soli 15 euro
per l'ingresso sono compresi il catalogo ed il calice per testare i
circa 1000 vini di qualità in degustazione! Vi sembra poco?
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