lunedì 7 giugno 2021

ABRUZZO, ZONA ROSA


Ormai dal 2017, complici prima l’incidente stradale e poi la pandemia, sono rimasto forzosamente lontano da questo micro ed umile blog, ma soprattutto lontano dall’amato mondo del vino, fino a quando L’Aquila ha potuto ospitare dal 4 al 6 giugno 2021 il "
Food & Rosé Selection 2021" by Concours Mondial de Bruxelles nei locali del Relais Magione PapaleIl ritorno di fiamma è stato immediato, grazie alla concomitanza di svariate situazioni favorevoli: l’ormai insostenibile astinenza da eventi, l’orgoglio per una manifestazione che si è svolta nella mia città, la possibilità di poter finalmente rivedere molti amici dopo così tanto tempo, il mio amore viscerale per il rosato abruzzese: il Cerasuolo, che secondo me è il vino con la maggiore versatilità di abbinamento, temperature e stagionalità, eh sì: proprio come gli Champagne (e guai a chi sta ghignando e sbuffando, vi vedo!).

Sono stato letteralmente trasportato dalla manifestazione: in primo luogo perché ero onorato di poter partecipare ad un concorso davvero unico ed innovativo a livello mondiale: questa volta non si davano punteggi ai vini (gia tutti medagliati perché vincitori della selezione fatta a Bruxelles, purtroppo non a L’Aquila causa Covid-19), ma si valutava l’armonia dell’abbinamento con otto tipologie di cibo rappresentati, nella fattispecie, dai piatti della cucina regionale abruzzese, figuriamoci: per uno come me che collabora anche con una guida ristoranti per Abruzzo e Molise è stato un vero e proprio invito a nozze! 

Un doveroso e speciale ringraziamento va alle impeccabili preparazioni elaborate dagli allievi dell’Istituto Alberghiero L. Da Vinci di L’Aquila, all’altezza anche nei servizi ai tavoli, è l'ulteriore riprova che l'entroterra abruzzese continua a crescere sulle tematiche legate al turismo. Dulcis in fundo l’aver potuto vivere l’evento fattivamente dall’interno con la fortuna (mica il merito!) di essere stato uno dei 45 giudici internazionali della manifestazione, a volte capita anche di essere “profeta in patria”!

Nota a margine: mentre gli scienziati italiani discutono su quanti nuclei familiari possono stare seduti allo stesso tavolo, durante le degustazioni ogni commissione sedeva in un tavolo da sei addirittura senza essere parenti, anzi: nel mio eravamo di sei nazionalità diverse e senza la mascherina altrimenti non si poteva degustare, ma era tutto in sicurezza, con distanziamento e, comunque mi sentivo sicuro e sollevato, complice anche la consapevolezza dell'immunità vaccinale?

Ed ora gli abbinamenti ed i vini: per brevità citerò solo i rosati italiani, ma nell’immagine in fondo la pagina trovate tutti i vincitori del concorso, un particolare plauso va all’azienda Terzini di Tocco Da Casauria PE, alla quale è stata assegnata la gran medaglia d’oro come rivelazione italiana 2021 del Rosé Selection (più di mille vini  da tutta Europa) per il miglior rosato italiano degustato durante la preselezione tenutasi a Bruxelles con il suo Cerasuolo 2020. Altra bella soddisfazione per l’Abruzzo è venuta dall’abbinamento nella categoria “carne cotta” dove ha spadroneggiato con la medaglia d’oro un Cerasuolo DOC: il Karma Rosé 2020 dell’Azienda Agricola Chiusa Grande di Nocciano PE.

Gli altri italiani sono il Joy Rosé Brut 2020 che è un Prosecco DOC dell’azienda Forchir in Friuli Venezia Giulia 3° nell’abbinamento da aperitivo, il Marisa Cuomo Rosato 2020 che è un Costa d'Amalfi DOC di cantine Marisa Cuomo in Campania 3° nell’abbinamento con i crudi di pesce, il Rosé d'Amour 2019 dell’Az. Agricola Possa in Liguria 3° nell’abbinamento con i salumi ed infine Il Casato Pinot Grigio Rosato 2020  che è un DOC delle Venezie di Schenk Italia Spa in Veneto al 3° posto nell’abbinamento con i formaggi.

E’ curioso l’abbinamento con gli arrosticini che si sposano alla perfezione con uno Champagne e quello delle pallotte cacio e ova: ottime con un blend di pinot nero e syrah prodotto in Bulgaria, in un mondo globalizzato dovremo sempre più abituarci all’internazionalità degli abbinamenti, specialmente quando sono piacevoli ed armonici come in questo caso, resta inevitabilmente ferma ed imprescindibile la tradizione della territorialità.

Tutti i componenti internazionali dello staff si sono detti piacevolmente attratti dalle bellezze paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche della nostra regione, sapientemente messi in mostra con diversi tour organizzati per una bella sinergia regionale tra aziende ed enti, pubblici e privati, l’Abruzzo è ripartito con il piede giusto!

Infine è doveroso citare chi ha reso possibile tutto questo: l’instancabile fac-totum della manifestazione Karin Meriot, l’ostinato assessore e vice presidente della regione Emanuele Imprudente per aver creduto in un evento oggettivamente difficile da organizzare tra Covid e location, e, non ultimo, l’esperto e simpatico Tito Cieri che è l’ultradecennale raccordo tra regione Abruzzo e mondo del vino, oltre che esperto giudice di concorsi internazionali, insomma: il nostro generale Figliuolo del vino.

L'ultima bella sensazione è arrivata subito dopo la piacevole ed impeccabile, a tratti commovente, cena di gala nel ristorante Villa Giulia: si era fatto tardino e dopo le 23.00 scattava il coprifuoco, che dal giorno dopo sarebbe stato abolito, quindi quindi sembrava logico attendere ormai la mezzanotte per passare direttamente dalla zona rosé alla zona bianca e poter tornare a casa sereni e felici sotto una silenziosa pioggerellina liberatoria.

Al prossimo Food & Wine Selection!