mercoledì 6 marzo 2013

AMA 2013: BUONA LA PRIMA, MA... SI PUO' MIGLIORARE?


Il 2 ed il 3 marzo, nel centro espositivo della camera di commercio di Chieti è andata in scena la prima edizione di Anteprima Montepulciano... d'Abruzzo (non dimentichiamo mai di citare il nome per esteso!), la manifestazione voleva essere una vetrina nazionale, e perchè no: internazionale, per promuovere il vino rosso abruzzese di punta e dare così risalto all'intera produzione vinicola regionale che ha ormai raggiunto livelli di vera eccellenza.
Ma cosa significa promuovere il vino? L'esperienza delle altre zone vitivinicole italiane ed europee non dà adito ad equivoci: significa promuovere il territorio con tutte le sue specificità, per fare questo è necessaria l'intesa tra i vari enti, consorzi ed associazioni del comparto.

All'AMA 2013 si è scelto di legare il vino al territorio con il concorso fotografico che, durante il mese precedente l'evento, ha portato molti instagramers ed appassionati di fotografia in giro per l'abruzzo “vignaiolo” grazie all'organizzazione di diversi contest fotografici.
Gli ospiti della manifestazione hanno potuto ammirare le immagini d'Abruzzo nella mostra allestita nell'area espositiva ed assistere alla premiazione dei migliori scatti.
Nonostante questo fosse l'anno zero, la manifestazione ha riscosso il meritato apprezzamento da parte di tutti i partecipanti (buyers, aziende, operatori, ospiti, appassionati, etc.), anche se sicuramente c'è ampio margine di miglioramento.
L'accoppiata vincente dell'evento è stata: Camere di Commercio (l'unione delle C.C.I.A delle quattro province) - A.I.S. Abruzzo, con l'esperienza dei primi per i canali di commercializzazione e nel saper trovare i punti di contatto tra acquirenti ed aziende, oltre che le risorse immobiliari ed economiche per l'organizzazione, e la consolidata capacità dell'associazione sommelier nel saper organizzare, gestire e presentare al meglio gli eventi legati al vino con un gran dispiego di forze in campo.
Qui non voglio parlare della stratosferica verticale di Montepulciano d'Abruzzo (annate 1968, 1977, 1982, 1995, etc.), della qualità di vini, aziende, etc., lo hanno già fatto altri, o lo faranno molto presto, piuttosto mi sono divertito a fare una classifica delle cose che sono riuscite meglio e di quelle che possono essere migliorate, consapevole che alla prima edizione l'ottimo staff organizzativo non poteva certo fare di meglio e merita i complimenti di noi tutti.
I pro:
  1. l'organizzazione è stata improntata sulla modernità e sull'agilità, la comunicazione è stata molto “social” ed ha utilizzato tutti i “new media”, ma anche molte testate giornalistiche e TV nazionali;
  2. spazi espositivi adeguati e di affascinante qualità architettonica;
  3. molto accattivanti e d'effetto sono state le dirette streaming degli eventi;
  4. non si poteva scegliere di meglio in fatto di ospiti: Luca Gardini, sommelier campione del mondo che, oltre la sua competenza, riesce a coinvolgere tutti con la provocazione della sua comunicazione, e la sommelier della TV Adua Villa, se si parla di vino lei è imbattibile: i suoi modi garbati catalizzano l'attenzione dei presenti, e poi... è abruzzese, quale miglior testimonial? Deve esserci in ogni edizione futura!
  5. quella del sabato è stata una grande degustazione, praticamente una verticale di 45 anni di Montepulciano d'Abruzzo, e tutti i vini erano ancora ben vivi;
  6. il buffet per ospiti ed operatori era ampiamente all'altezza della situazione;
  7. la grande ospitalità, disponibilità e pazienza delle aziende presenti;
  8. la presenza dei buyers internazionali è stata sicuramente utile alle aziende, ma è stata utile anche alla fama dell'evento, in un'ottica di futura implementazione;
  9. bella l'idea di portare le delegazioni AIS di altre regioni, non saranno i migliori acquirenti, ma è importante per la comunicazione e l'immagine del vino abruzzese nel resto d'Italia;
  10. finalmente le numerose donne sommelier addette al servizio hanno bandito il pantalone per indossare la gonna: è una questione di eleganza, ed il Montepulciano d'Abruzzo è giusto che la pretenda!
I contro:
  1. l'assenza dei produttori della provincia di L'Aquila, con l'alta qualità dei loro vini, non dovrà più ripetersi, è stata colpa di un difetto di comunicazione? Della Camera di Commercio di L'Aquila? Delle stesse aziende che hanno peccato di diffidenza?... Indagheremo!
  2. pare che in Abruzzo qualcuno non sapesse nulla dell'evento, beh poco male: gli abruzzesi ormai lo conoscono tutti il buon vino nostrum, e comunque il prossimo anno facciamo un fischio anche ai conterranei, magari utilizzando un po' di più anche i canali di comunicazione più tradizionali, io farò la mia parte: berrò una bella bottiglia di Montepulciano d'Abruzzo e nella bottiglia vuota inserirò una stampa di questa paginetta arrotolata, così l'affiderò alle onde dell'antistante mar Adriatico;
  3. la degustazione della domenica: posti liberi fino a poco prima dell'inizio... Chi ne ha parlato? Ci sono foto?... Beh le cose o si fanno bene o per niente!
  4. Qualche buyer estero non era all'altezza della situazione, qualcun altro cercava vino sfuso da quattro soldi... Certo è impensabile riuscire a selezionare solo il meglio, per il prossimo anno magari affidarsi alla consulenza delle associazioni vinicole e delle agenzie specializzate per la segnalazione dei compratori più idonei e competenti non sarebbe male (ma ovviamente care aziende, non vi aspettate la manna per tutti).
  5. Ok per l'estero, ma pensiamo anche a casa nostra: una maggiore presenza di distribuzioni italiane e di buyers dei canali HoReCa nazionali sarebbe certamente gradita a tutti i produttori;
  6. visto che c'era la diretta streaming degli eventi, gli schermi per poterla vedere erano davvero troppo pochi e non coprivano i vari spazi espositivi, se s'incrementassero i display l'immagine dell'evento ne gioverebbe;
  7. in troppi, venuti appositamente, non hanno potuto trovare posto nella piccola sala conferenza, e chi c'era ha sentito ben poco a causa dell'audio poco amplificato, e poi... I relatori imparare, o “devono” essere obbligati a citare “Montepulciano d'Abruzzo” e non l'anonima abbreviazione “montepulciano”, non è un semplice vezzo e non è un particolare da poco se si vuole comunicare il territorio all'esterno;
  8. una maggiore cura dell'accoglienza, qualche addetto in più nei posti chiave, cartelli indicatori, badge con la qualifica dell'ospite per renderlo riconoscibile a tutti ed una busta di benvenuto per gli invitati con le “istruzioni per l'uso” della manifestazione, il prossimo anno daranno ancora più lustro all'evento;
  9. si parlava di promuovere il territorio? Senza dover correre il rischio di trasformare l'AMA nella “sagra della porchetta”, credo che la presenza dei consorzi delle eccellenze regionali (olio, pecorino, zafferano, etc.), delle associazioni di ristoratori e/o agriturismo, oltre ad uno stand di promozione turistica regionale, non possa che far bene al vino abruzzese;
  10. il solerte “vinofotoamatore” della Confraternita del Grappolo ha disertato la seconda giornata dell'evento, facendo mancare la consueta copertura fotografica: che non si ripeta più! Per quest'anno accontentiamoci delle immagini scattate durante il primo giorno, CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO.
Per chi AMA il Montepulciano d'Abruzzo l'appuntamento è per l'1 e 2 marzo 2014, per la seconda, ed ancor più grande edizione.

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